Quella mano ti preme forte sulla testa da dietro, deliziosa la sensazione di impercettibile pressione verso il basso, come a farti lambire inconoscibili abissi. Per puro istinto tu resisti. La sottile carezza continua a muoversi verso il terzo occhio, inutile qualsiasi tentativo di frenare il processo. Anela all’alto, anela all’apertura completa fino alla fusione con il Tutto. Un viaggio, il tentativo di partire e lasciarsi dietro tutto il dolore di questa illusione chiamata vita. L’inutile prova di rallentare il cuore per lasciare una dimensione che non ti appartiene. E rallenta, ti prego rallenta, diventa sempre più lento, fino a fermarti del tutto. Ti prego. Lasciati andare. E si interrompe, ma non basta, e partono le percezioni distanti, le mani che ti afferrano e ti riportano a galla e l’atroce dolore di un’anima che aveva quasi raggiunto il suo scopo. Un’anima che desiderava tanto partire ed è ancora bloccata in questo angolo di universo. La viaggiatrice silente si ridesta bruscamente dal sonno e la sua mente risente ancora dei postumi lasciati dal sogno che aveva appena fatto. Con stupore nota un indefinibile e lancinante dolore al petto come se avesse vissuto per davvero quello che aveva sognato. Si guarda intorno e sa di trovarsi nell’ennesima sconosciuta dimensione e si chiede: cosa sto vedendo? Un’illusione? La realtà? O ancora l’ennesimo mondo onirico dell’inesplorata creatura che, con immensa arroganza, continuo a definire “me stessa”…

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

2 Risposte a “”

  1. Ciao, tutto a posto? Io sono sparita per un bel po’ ma adesso sono pronta per rimettermi in carreggiata!
    Grazie per i complimenti al template, in effetti avevo bisogno di una pagina scura finalmente. Un abbraccio
    Eleo

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