Se non ne parlassi anch’io che fan di Peter Gabriel sarei? E’ andato a Peter Gabriel il “Man of peace 2006”, il riconoscimento che ogni anno viene attribuito dal Summit dei premi Nobel per la pace, alla sua VII edizione. A conferire il premio, una statuetta raffigurante “la Dafne della pace”, realizzata da Virgilio Mortet, sono stati, nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio, il sindaco di Roma Walter Veltroni e i nobel per la pace Lech Walesa e Mairead Corrigan Maguire, assente Mikhail Gorbaciov per problemi di salute. E proprio a Gorbaciov Veltroni ha augurato, a nome anche di tutti i partecipanti al Summit, gli auguri di pronta guarigione. La cerimonia si è aperta sulle note della “Bandarustica”, un complesso per soli fiati composto da ragazzi del quartiere di La Rustica, alla periferia di Roma. Un’opportunità promessa loro dal sindaco Veltroni che, scherzando, ha detto a Gabriel: “Non saranno i Genesis ma c’é della qualità nella loro musica”. Peter Gabriel è stato premiato, è stato spiegato, per il suo impegno nella promozione dei diritti umani e per la pace. E’ stato ricordato, tra l’altro, che è stato il primo artista occidentale ad alzare la voce contro l’apartheid con la canzone “Biko”. Veltroni, a proposito del riconoscimento conferito all’ex Genesis, ha ricordato come l’artista “ha saputo dare voce a grandi battaglie di libertà. Chi ha amato la sua musica ha amato le sue idee ed è per entrambe che oggi viene premiato”. Al momento della consegna del premio a Peter Gabriel, presente con la moglie, i figli e i genitori, Walesa ha sottolineato l’importanza dell’artista perché “in un’epoca segnata dalla tecnologia e dalla ricerca del nuovo, c’é bisogno di modelli come lui”. Il Nobel Maguire, ribadendo gli auguri di pronta guarigione per Gorbaciov, ha detto: “Ne sentiremo la mancanza ma faremo del nostro meglio per portare avanti il nostro lavoro”. Quanto a Peter Gabriel, Maguire ha aggiunto: “E’ un pioniere, un grande uomo di pace e quindi merita questo riconoscimento”. “Grazie mille a tutti”. Ha esordito così, parlando in italiano Peter Gabriel. “Ho ricevuto molti premi nella mia carriera – ha osservato Gabriel – ma questo è quello che per me ha più significato, per le persone che me lo hanno assegnato, che sono un esempio con la loro opera. Un grazie particolare va a Gorbaciov”. Gabriel, accompagnato dalla moglie, dai figli e dai genitori in prima fila nell’aula Giulio Cesare, in Campidoglio, ha ricordato che proprio dalla madre “ha ereditato l’amore per la musica” e dal padre “quello per la tecnologia”. “La musica – ha sottolineato Gabriel – non è un talento è un linguaggio. E’ stato durante il tour promosso da Amnesty Internazional nel 1988 che ho avuto la consapevolezza della sofferenza del mondo. Più divento maturo e più credo nel valore dell’istruzione. Se tutti nel mondo avessero la possibilità di accedervi on line o via telefono, molto cambierebbe. Viviamo in un mondo strano – ha continuato – in cui i bambini sono trasformati in macchine per uccidere dove la violenza è la norma e i ragazzi crescono alienati e la tecnologia può mettere in connessione le persone”. “Sono ancora così ingenuo – ha concluso – a credere nella bontà e nella generosità dell’essere umano. Mi auguro che riusciremo ancora a trovare quell’elemento magico conficcato nella profondità della nostra anima capace di trasformare i dati in informazione, l’informazione in conoscenza, la conoscenza in saggezza e quindi la guerra in pace”. Preso dall’articolo scritto sull’ANSA.<br/>P.S. Sono più di trent’anni che Peter Gabriel è uscito dai Genesis e ha avviato la carriera solista ma, inperterriti, continuano a chiamarlo l’ex Genesis, oppure lo storico fondatore del gruppo. Insomma adesso basta. Continuare a ripetere questa storia è, per me, come sputare sopra ad alcune tra le più belle canzoni che si sono sentite su questo mondo. Faccio solo degli esempi: Wallflower, San Jacinto, Signal to noise, Mother of violence. Tanto per citarne alcune. Tutte del Peter Gabriel da solista. Tutte canzoni che non sarebbero mai nate se lui fosse rimasto col gruppo. Ma, grazie alla Dea e all’intelligenza di Gabriel, non è successo. Krishel adirata.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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