Vi avevo promesso che vi avrei parlato di questo libro. Ho scoperto quest’autrice grazie a mio fratello Diego: mi ha regalato per natale H/H, uno dei suoi libri. E’ stato come scoprire un nuovo mondo e un nuovo modo di fare scrittura. Questo è la sua ultima opera in ordine di tempo: “Ricordi di un vicolo cieco”. Si tratta di cinque racconti per cinque personaggi che, in seguito a eventi improvvisi e dolorosi, si interrogano sul significato della propria vita e sulla possibilità di essere felici. La frase che vi ho citato giovedì proviene da uno di questi racconti. Ciò che mi ha sempre affascinato di questa autrice, indipendentemente dal fatto che proviene dal Giappone e quindi è di per se un mondo diverso, è l’abilità, la soavità con cui l’autrice dipinge con lievi pennellate i suoi personaggi e la vita che circonda loro. E’ capace di raccontare con somma dolcezza anche di argomenti seri e tristi. Insomma se non avete mai letto un suo libro vi consiglio di farlo. Anzi ve lo ordino.