Odio l’attesa. Odio non sapere se davvero ho mandato tutto a puttane oppure no. Odio non sapere se quello che penso sono paranoie o no. Odio quel senso di impotenza che mi piglia, quel senso di perenne insicurezza che accompagna ogni giorno della mia vita. Soprattutto quando c’è di mezzo una persona a cui tengo tantissimo. Odio da morire il silenzio di ghiaccio perchè, come giustamente dice Maynard, ha il potere di atrofizzare il senso di compassione tra due persone che si vogliono bene.E soprattutto odio il fatto di aver paura di chiamare, o mandare un messaggio per la paura di risultare inopportuna, invadente o, peggio, una paranoica apprensiva rompipalle. Odio il fatto che mi affeziono anche a perfetti sconosciuti, a persone che ho incontrato solo sulla rete. Odio il fatto che, quando mi affeziono, non ho mezze misure. A pensarci bene non ho mai mezze misure. Sono così o non sono ed è per quello che certe volte mi odio. Devo ripigliarmi o non potrò fare il regalo di Natale al gruppo e sa la Dea quanto ne abbiamo bisogno. Domanda alle mie sorelle streghe di passaggio nel mio blog: ci si può fare un autoregalo magico? Rispondetemi nei commenti, please. Grazie. E scusatemi se vi vomito tutto il mio nero e il mio dolore. Per alcuni di voi le mie paranoie sembreranno un’oscenità, un’insulto…<br />
Fanno bene, fanno male, sto bene sto male… )
P.S. Aggiornamento dell’ultim’ora. Maledizione alla mia insicurezza. Non ho fatto nessun casino. Sto piangendo per il sollievo. Dea Madre, grazie. GRAZIE.