Vite passate


Si ringrazia Eireen per la splendida immagine.

As usual sono priva di ispirazione e quando succede vago per internet alla ricerca di uno spunto. Mi sono impattuta in uno dei soliti test, come quelli dei colori, che si fanno per curiosità. Questo test pretende di stabilire la nostra vita passata a partire dalla nostra data di nascita. Se vi interessa chiccate qui: Vita passata. Il mio risultato? Questo: Forse non lo ricorderai, ma tu sei stato uomo nella tua precedente incarnazione.
Sei nato nel territorio oggi conosciuto come Sud della Nuova Zelanda all’incirca nel 700.<br />
La tua professione: costruttore di case, templi, cattedrali.Ecco il tuo profilo psicologico nella vita precedente.
La tua mente era quella di uno scienziato, sempre alla ricerca di nuove teorie e spiegazioni. La gente del tuo tempo spesso non ti capiva, ma rispettava la tua conoscenza.
Ecco la lezione che ti porti dietro dalla tua precedente incarnazione: La magia è ovunque intorno a te, anche nelle cose più ordinarie. Devi imparare a riconoscerla e ad aiutare poi le persone a vederla chiaramente. Tu sei magico! –> della serie non me ne ero accorta. Questo test però mi da lo spunto per parlare di un qualcosa di serio. Vedete io credo che questa che sto vivendo non sia la sola vita che ho vissuto. Ne ho vissute altre in precedenza, non vi so dire quante. Mi chiederete come fai a esserne sicura? Non lo sono. E’ solo una mia sensazione dervata da certe mie paure che non posso spiegare altrimenti. Ed è recente la notizia di un bambino di nome Cameron che
all’asilo disegnava una casa bianca, davanti al mare. A sua madre chiedeva dove fosse il cane a macchie e la macchina nera. Ma lui, che ha 6 anni, vive in Scozia, non vede il mare dalla sua finestra e non ha mai avuto un cane né una macchina nera. Uno psicologo conferma: è un reincarnato. «Aveva tre anni – spiega la madre, Norma – quando si mise a raccontarmi le storie dei suoi compagni di Barra, un’isola a 300 chilometri di distanza. Parlava dei suoi fratelli, dei capelli lunghi e castani di sua madre che gli leggeva un grande libro su Dio e di come suo padre, un certo Shane Robertson, fosse morto  investito sulle strisce pedonali. Ero sconvolta». Cameron cresce e la sua fantasia è sempre più dettagliata. «Non devi temere la morte – diceva alla madre – perché si ritorna: mi chiamavo Cameron anche prima». E la madre dice ancora: «Iniziò a lamentarsi perché nell’altra casa aveva tre bagni, mentre noi ne abbiamo solo uno. E poi perché nell’altra vita trascorreva i pomeriggi giocando sulla scogliera dietro casa e perché con l’altra famiglia viaggiava molto, mentre noi non siamo mai usciti dalla Scozia». Il giorno in cui Cameron ha compiuto sei anni iniziò a piangere perché «gli mancava la sua famiglia di Barra». Così la mamma decide di portarlo sull’isola di cui parlava il bambino. Trovano la casa bianca, sul mare, con i famosi 3 bagni. Addiruttura il piccolo trova l’entrata segreta della casa che tante volte aveva disegnato. Ma della famiglia precedente nessuna traccia. La casa era abbandonata e all’anagrafe non è stato trovato nessun Shane Robertson. Tra le foto di famiglia c’era il cane maculato e la grande macchina nera.A tutti quelli che passano di qui io chiedo: cosa ne pensate? Pensate sia possibile oppure no?

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

7 Risposte a “Vite passate”

  1. Io credo che sia assolutamente possibile, ma più che alla reincarnazione credo alla memoria profonda intesa come ricordo non delle vite passate ma delle vite che ci hanno dato vita. Mi spiego meglio. Nascendo nostra madre ci ha trasmesso sia il suo DNA che quello del nostro padre. E’ ovvio che all’interno del loro DNA ci saranno dei loro “ricordi” che anche noi possiamo intuire, ricordare se volgiasmo. Mai ti è capitato di ricordare qcosa che non ti è mai successo? Credo che anche il déjà-vu sia dovuto a questo. Poi ovviamente la mia è una teoria che potrebbe essere smentita, ma io ci credo.

    E scusami se ti ho copiato il post, non me ne ero accorta!!!! 🙂

  2. quanta confusione regna sotto il cielo………

    Krishel se sei interessata seriamente a scoprire qualcosa su certe leggi universali tra le quali quella della reincarnazione ti consiglio di affidarti a testi e studi piu’ seri…….

    Segui le tue intuizioni….

    Ma non affidarti alla macro informazione di regime .. che’ le notizie che ci arrivano un po’ su tutto sono pilotate e spesso in malafede a partire dal taglio con cui ce le propinano….

    Ciaoooo

  3. Forse non lo ricorderai, ma tu sei stato uomo nella tua precedente incarnazione.

    Sei nato nel territorio oggi conosciuto come Francia all’incirca nel 950.

    La tua professione: banchiere, usuraio, prestasoldi, giudice.

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    Ecco il tuo profilo psicologico nella vita precedente.

    Personalità bohemienne, misteriosa, di grande talento, capace di leggere testi antichi. Attitudini magiche che potrebbero essere state messe al servizio anche delle forze oscure.

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    Ecco la lezione che ti porti dietro dalla tua precedente incarnazione.

    Devi imparare ad amare e ad affidarti all’Universo. Sei obbligato a pensare, studiare, riflettere ed a sviluppare una saggezza interiore.

    Luca

    3 maggio 1985

  4. Sinceramente, non so cosa pensare in proposito.

    In passato ho avuto spesso sensazioni, e anche vere e proprie visioni, di una persona che sapevo essere me stessa, ma con un altro volto, un altro corpo, in un’altra epoca, in un altro luogo.

    Adesso, ripensandoci, penso fossero solo autosuggestioni. Non credo in un’anima separata dal corpo, dunque per me è inconcepibile pensare ad una vita dopo la morte o alla mia essenza immateriale che entra in un altro corpo…

    Non nego però che questo genere di storie mi affascini. E non sempre ci si può affidare del tutto alla ragione…

  5. Posso riferirti la mia esperienza. Anni fa durante una meditazione ho rivissuto delle scene, anche spiacevoli, in cui rivivevo non una ma più vite passate. Mi colpì la scena in cui ero uomo in inghilterra. Non parlai con nessuno di questo, fino a che, durante una lettura dell’aura una delle mie insegnanti mi raccontò cosa aveva visto. Era la stessa scena, anche nei dettagli, mi impressionò come pure i vestiti corrispondessero alla descrizione, tra il mio ricordo e il suo racconto.

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