The fall




Anni 20, Los Angeles. Alexandria è ricoverata in un'ospedale con un braccio fratturato. E' una di quelle bimbe che aiutano la famiglia povera nei frutteti raccogliendo arance. Ed è cadendo da un albero che si è rotto il braccio. In attesa della guarigione la povera piccola si annoia, gira indisturbata per l'ospedale e si imbatte in Roy, stuntman di Hollywood rimasto paralizzato in un incidente durante le riprese di un film. Roy inizia a raccontare alla piccola Alexandria una storia di banditi. In realtà il suo scopo è quello di farsi portare da lei la morfina per togliersi la vita. Queste parole non preparano assolutamente all'impatto visionario di questo film. In realtà The Fall, diretto da Tarsem Singh edito nel 2006 e passato pressochè in sordina, è un film sul cinema. Tutti noi quando ci muoviamo per vedere un film siamo piene di aspettative esattamente come Alexandria. Tutti noi vogliamo che ci venga raccontata una storia, non importa quanto incredibile possa essere, quanti clichè ci possano essere dentro, quanti episodi già visti in passato. Quello che desideriamo è una storia che ci incateni alla sedia dai nomi iniziali fino ai titoli di coda. Ed è palese che è davvero questo lo scopo, la storia che ci vuole raccontare Singh, l'amore per la narrazione, l'amore per il cinema nelle sue fondamenta, l'origine per cui esso è stato creato. E sapete questo viene raccontato anche visivamente perchè si parte dalle prime riprese in bianco e nero e ci sono delle brevi animazioni a passo uno, persino sfruttare le illusioni ottiche che non sono altro che i piccoli passi che l'umanità ha affrontato prima di arrivare al cinema. Ma alla fine quello che conta è la storia. Ricordate? E' questo quello che cerchiamo sempre. Tutti noi siamo la piccola Alexandria. Tutti.<br />Fatevi un favore cercate questo film e vedetevelo.
Un ultima cosa: come al solito il cinema italiano si è perso questo gioiellino e l'unico modo di poterselo gustare è di cercarlo nei canali che tutti sappiamo e goderselo in originale sottotitolato in italiano. In questo caso devo ringraziare i ragazzi di itasa, Italian Subs Addicted, perchè grazie alla loro passione per il cinema ci danno la possibilità di non perderci gioielli come questi. Grazie di cuore.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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