Shutter Island



Nell’autunno del 1954 gli agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati a Shutter Island, al largo di Boston, in un ospedale psichiatrico nel quale sono detenuti numerosi criminali psicopatici. I due agenti sono incaricati di trovare Rachel Solando, una pericolosissima detenuta condannata per omicidio e misteriosamente scomparsa, ma un uragano si abbatte sull’isola complicando la situazione.
E mi fermo qui con la trama perchè se solo proseguissi a raccontare vi rovinerei il piacere della visione. Una cosa è certa: Martin Scorsese rimane un grande regista quando si limita a raccontare della violenza. E’ un argomento che conosce molto bene e sa come maneggiarlo. Il film è tutto incentrato sul binomio sanità/follia, gli eventi che si rincorrono tra verità e idee paranoiche di fondo. Nel film ci sono diverse scene di fortissimo impatto emotivo e la riflessione finale fatta da Teddy ci rivela in fondo quanto siamo fragili noi essere umani e quanto a volte possa essere impossibile accettare la realtà.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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