Scratch my back

«Come ogni progetto di Peter Gabriel, anche l’album di cover “Scratch my back” era in cantiere dalla notte dei tempi. Ma ora finalmente ci siamo: il disco è pronto e  uscirà (in Italia) per la Virgin/EMI il 22 gennaio del 2010. Registrato al Real World Temple agli Air Lyndhurst Studios di George Martin, editato ai Real World Studios di Box, realizzato con la collaborazione del celebre produttore Bob Ezrin (già al fianco di Gabriel in occasione del suo primo album solista del 1977), del fonico/produttore Tchad Blake e del compositore/arrangiatore John Metcalfe (ex Durutti Column), il disco contiene un mix di brani antichi e moderni, di classici e di brani di “culto”, riarrangiati per sola voce e strumenti d’orchestra. Un paio di canzoni (“The boy in the bubble” di Paul Simon e “The book of love” dei Magnetic Fields) erano già state proposte dal vivo in occasione del concerto che il musicista inglese ha tenuto la scorsa estate al festival WOMAD di Charlton Park: altre, come “Waterloo sunset” dei Kinks, sono nel frattempo scomparse dalla scaletta. Il progetto prevede la pubblicazione successiva di un album gemello e speculare, in cui altri artisti sono invitati a incidere canzoni di Peter Gabriel. Di seguito la tracklist definitiva così come pubblicata sul sito ufficiale dell’artista, PeterGabriel.com, che riporta anche la riproduzione della copertina; tra parentesi l’artista o i gruppi titolari della versione originale:   “Heroes” (David Bowie) “The boy in the bubble” (Paul Simon) “Mirrorball” (Elbow) “Flume” (Bon Iver) “Listening wind” (Talking Heads) “The power of the heart” (Lou Reed) “My body is a cage” (Arcade Fire) “The book of love” (Magnetic Fields) “I think it’s going to rain today” (Randy Newman) “Apres moi” (Regina Spektor) “Philadelphia” (Neil Young) “Street spirit (Fade out)” (Radiohead).» (Fonte Rockol.it)<br />Ovvio che non vedo l’ora che esca anche perchè ci sono giusto un paio di brani che amo alla follia e che sono curiosissima di vedere come verranno. Come ha giustamente detto davide: "un disco di Peter Gabriel, anche se di cover, è comunque meglio che stare senza dischi". Eh si lui è fan peggio di me…
P.S. Mancano 8 giorni a Bologna…

3 Risposte a “Scratch my back”

  1. A parte "streets spirits (fade out)" dei Radiohead, che ovviamente non vedo l'ora di sentire, mi sorprende e mi fa un piacere immenso che rilegga gli Elbow di Mirrorball, uno dei loro brani che amo di più, e mi lega in particolar modo ad una persona…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.