Ricapitoliamo…


Ho un po’ di considerazioni da fare, in generale. Considerazione triste: oltre che parlare poco, a casa mia si ride poco. Sento già la vocina di un certo gatto dire: Male! Si hai ragione ma che ci posso fare se proprio non mi viene? Ho mia nipote qui a casa, insieme a mia sorella, e oggi è capitato che ospitasse una sua compagna di università. Tra il dire e il fare, ci è scappata pure una risata e come mio solito mi ha fatto impressione e mi è sembrato strano sentire di nuovo qualcuno ridere per casa. Una volta ero io quella matta che faceva casino. L’avreste mai detto? Eppure era così. E’ uno dei tanti lati della Krishel che si è perso. Ho anche visto una scena che non ho compreso e che mi ha ferito. Premetto: sono contenta che mio fratello sia attaccato a mia nipote e che gli venga naturale che la coccoli, che ci scherzi. Non sono gelosa di questo. Mi chiedo però cosa io abbia fatto di tanto atroce perchè invece lui non mi considera manco di striscio. Se viene naturale con lei la coccola perchè con me no? So di essermi chiusa un casino e più vado avanti e più mi chiudo. Dai non può essere perchè ho 37 anni. Da quando l’età è una scusante per non mostrare affetto per una persona che hai accanto? Non capisco. Non so neanche se dovrei farglielo presente e non so neanche con quali parole francamente. Ho un po’ il timore che se lo facessi presente scoperchierei il vaso di Pandora e puntualmente sarebbe colpa mia. Di cosa? Forse di non essere l’immagine della sorella piccola che ha maturato in questi anni.<br/>Considerazione felice: se quasi 25 anni fa mi avessero detto che avrei celebrato il 13 febbraio, compleanno di Peter Gabriel, andando a mangiare fuori con della gente appassionata quanto me, se non di più, non ci avrei mai creduto. Miracoli di facebook. Mi si prospetta una bella giornata.
Chi mi segue da tempo, ed è anche mia amica avrà sicuramente letto il post Bad day.  Aspettavo una telefonata dal luglio scorso che non è mai arrivata. In pratica quello stronzo che mi ha visitata ha deciso che o prendevo gli psicofarmaci o li prendevo. Alternative non ce ne erano. E se non mi informavo io la mattina per sapere come muovermi potevo aspettare ancora in eterno. Ho cominciato a capire come mai gente che ha problemi ben più seri di me non vengono fermati se non quando succede la tragedia. Se l’assistenza che offrono è quella, lo capisco perfettamente. Grazie ad una mia amica ho contattato una naturopata. Ho scritto una mail difficile. Ho dovuto descrivere sia come sono, sia i problemi che ho. Ad una perfetta estranea che non solo mi ha ascoltato, ma da quello che ho capito ha compreso in pochi tratti come sono dentro. E da pochi giorni sono in cura con fior di bach e pillole di pulsatilla. Ne ho per due mesi. Auguratemi… no. Non auguratemi nulla, per scaramanzia.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

11 Risposte a “Ricapitoliamo…”

  1. Ciao Krishel, in fondo noi due non ci conosciamo per nulla, quindi non mi permetto di giudicare i commenti di chi ha scritto qua, nè il tuo stato d’animo, sembrei scontata e superficiale, perchè se non conosco posso solo leggere quello che scrivi. Penso però, e parlo solo per me, che ci sono stati d’animo dai quali nessuno è immune, e se qualcuno ti esorta anche duramente a cambiare la situazione, non penso sia così semplice, perchè non è che schioccando le dita per magia accade quello che vorremmo. Così come lo scrivere sempre la stessa cosa, il non riuscire a cambiare una certa situazione non è perchè non si ha voglia di farlo, semplicemente non si riesce, ci sono persone che ce la fanno, altre no, non è una colpa, e non vuol dire adagiarsi, io stessa vedo che dopo anni non sono cambiate tante cose della me stessa che volevo togliere da una fase di stallo di una certa situazione.
    Io sono convinta che la forza possa venire solo da noi stessi, perchè anche se ci sono persone che ci stimolano per il nostro bene ad alzare il culo, giustamente e a muoverci, solo noi possiamo alzare il culo e farlo. Ci vuole quell’imput che ci fa muovere sul serio.
    Io non mi intendo di musica, non sono un ‘appassionata, ci lega forse l’amore per i gatti, e penso che due persone possono scoprire di essere legate anche da altro, che magari non è qualcosa che si ha in comune, che per forza non bisogna avere qualcosa in comune, si puo’ stare bene insieme anche facendo una passeggiata, magari fino al negozio nei vicoli che vende il tè:) parlando di niente o di tutto, passando una bella giornata e al ritorno a casa, pensare…che è stata davvero una bella giornata:)
    Io non ti auguro nulla, ma ti abbraccio.

  2. Tesora, sono contenta che tu abbia scritto quella mail, vedrai che, con un po’ di aiuto anche da parte tua, le cose andranno meglio.
    Volevo anche dirti che su Mutazioni c’è il primo risultato della tua lezione dell’altra volta…non è perfetto, ma è un primo passo. Grazie di cuore.

  3. E se il primo passo provassi a farlo tu? A volte per essere guardati basta dire GUARDAMI, per essere ascoltati dire ASCOLTAMI. Immagina come vorresti che fosse il tuo domani, non è mai troppo tardi per iniziare a costruirlo. Non serve fare grandi cose, trentasette anni non sono troppi per iniziare a volersi bene. Credimi.

  4. Frequento il tuo blog e chiacchiero via msn con te dal 2006.
    Quello che hai scritto nel post e nei commenti non è per nulla nuovo, e non salta fuori periodicamente, è semplicemente costante.
    Può esserci una paura nuova, ma non cambia lo stato delle cose.
    K. DEVI MUOVERE IL CULO, perchè non è con le chiacchiere, non è raccontandotela/cela su, non è dicendo che i tuoi fratelli se ne fottono di te, che ne esci.
    DEVI MUOVERE IL CULO sia fisicamente, che a maggior ragione, mentalmente.

  5. Nicio hai un messaggio privato. Leggilo per favore.
    No Laura, non ci marcio sopra. Semmai ho addosso una paura fottuta delle persone. Ma questa è un’altra storia e al momento non ho poi molta voglia di raccontarla. E’ vero dovrei rendermi conto che ci sono persone che mi seguono e che si preoccupano per me. Mi suona molto strano essere il punto di riferimento per qualcuno, per qualcosa. Io stessa non mi sento tale. Dovrei cominciare forse. Al momento è solo tutto così confuso.

  6. Cio Krish… tira aria brutta, vedo… non posso non dirti anche io un paio di cose. Innanzitutto ha ragione LauraGDS quando ti risponde, anche duramente (ma fa bene..), che qualcuno ti cerca, ti legge, ti risponde.. con assiduità e molto affetto.. a giudicare dalle parole di Linda e Laura. Io mi rendo conto di essere molto indietro rispetto a loro, ti conosco molto meno, e il tuo passato (PASSATO… vero Laura?), descritto così buio, è per me quais del tutto ignoto. Ma anche io ci sono.. ti cerco, ti leggo, rispetto profondamente il tuo modo di scrivere, commentare, scherzare sui vari argomenti che tratti sulla tua pagina. Tu sei per me un riferimento costante (penso a quanta buona musica mi hai fatto conoscere..).. non vorrei mai che tu ti lasciassi andare… Vorrei mandarti un .PDF, ma non so come fare… se mi dai qualche istruzione o mi scrivi un mail address, te lo mando. E’ un racconto… ti colpirà molto, e spero positivamente! Ciao Krish, un abbraccio forte. F.   

  7. “Perchè a nessuno è importato di me finora”

    Ecco questo è falso. Su tutti i fronti. Se vuoi puoi dire che le persone a cui avresti voluto importasse qualcosa di te non si sono interessate all’argomento. Se a NESSUNO davvero importasse di te, ne io ne linda di cielo avremmo commentato. Ma noi siamo già 2 e non nessuno.

    Per quello che riguarda ” Me stessa compresa” altra cazzata. Se davvero non ti importasse di te non avresti cercato aiuto.
    Ognitanto mi chiedo se non ci marci un po’ con sta storia del ” io povera esiliata abbandonata da tutto e tutti”.

    “Anni e anni trascorsi tra medici, pronti soccorso, lutti e altro ancora mi ci hanno fatto diventare”. Si tesoro, ma adesso basta! Tutto questo E’ PASSATO, NON IL PRESENTE! metaforicamente parlando, è come se tu dopo il lutto non abbia mai aperto le finestre di casa tua. Ed è ora di aprirle.
    Ci sono cose che non puoi cambiare dall’oggi al domani come trovare un lavoro perchè non dipende solo da te, ma altre cose si. E quelle forse è il caso che tu le voglia davvero, altrimenti fatti la ragione che vuoi rimanere in un grigiume di cui continui a lamentarti. Il vento al culo ce l’hai si chiama “fiori di bach”, ora muovi quei piedi.

  8. Laura io ti avevo chiamata in casa solo per il fatto della risata. Non sono sempre stata come mi vedi oggi, lo sono diventata. Anni e anni trascorsi tra medici, pronti soccorso, lutti e altro ancora mi ci hanno fatto diventare. Non solo. Ho dovuto persino scontare il fatto che cercavo di reagire allo stress, e a quello che stavo vivendo, anche essendo volutamente scema. Però no non si fa, non sta bene. Questo che sto facendo è l’ultima chiamata, detto brutalmente. O riesco a cambiare le cose oppure posso tranquillamente andarmene all’altro mondo. Perchè a nessuno è importato di me finora. Me stessa compresa. Chi voglio essere? Secondo te finora ho avuto molte possibilità di averne anche una sola vaga idea? Di capirlo? So solo quello che sono adesso e non mi piaccio neanche un pochino. Quello che sta in atto tra mio fratello e me si chiama mancanza di comunicazione. Totale. Ci siamo chiusi entrambi in una torre d’avorio. E si qualcuno dovrebbe fare il primo passo. Ma ogni volta che ci penso mi muore persino la voglia. E’ come se si trattasse di due persone che parlano due lingue diverse, di cui una è talmente stanca di vivere, talmente priva di energie che non ce la fa nemmeno a tirare fuori la voce.

    @Linda se hai modo di venire a Genova per il 13 febbraio per andare a mangiare fuori al ristorante assieme a un bel po’ di altri scalmanati appassionati come me, sei la benvenuta. Ma dovresti farlo sapere abbastanza presto perchè ci sarebbe da cambiare delle prenotazioni già fatte. C’è pure un altro romano nella partita, magari senza saperlo vi conoscete pure. Il mondo è talmente piccolo che non mi stupirebbe.

  9. Capitolo fratelli: invidia, gelosia, senso di colpa, odio, dar per scontato un affetto, indifferenza. Anch’io mi chiedo perché provino tutto questo nei nostri confonti e come te non ho risposte.
    Capitolo Peter: posso venire anch’io? 😉
    Capitolo percorsi interiori: non è facile trovare una persona all’altezza, ma quando la trovi, è la svolta. Insieme alla voglia di farcela.
    37 anni sono una piccola cifra, ragazza. ce la puoi e ce la devi fare.

  10. Mi sento chiamata in causa….
    Carissima, il gatto pensiero di base lo sai, quindi è inutile ripeterlo. Andiamo con ordine.
    Le risa.
    Tu stessa dici: “Una volta ero io quella matta che faceva casino”. Eri tu, o era quella che all’anagrafe non si chiama Krishel? Perchè per quello che ti sento raccontare, non c’è stato un cambio di rotta, ma una specie di cambio di persona. alla mattina prima di infilare i piedi nelle ciabatte chiediti chi vuoi essere.
    Tuo fratello.
    Rischio di fare confusione tra cose che hai scritto qui e cose che mi hai raccontato in privato quindi questo te lo dirò in separata sede.
    Peter gabriel: saic he non ho niente da dire perchè sono ignoranta col patentino.
    Percorsi: sono contenta che tu abbia trovato qualcosa che si sintonizzi meglio con te, ma ricorda il vento può soffiare nella direzione giusta, ma non basta per farti percorrere la strada: devi essere tu a volerti muovere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.