Rain

Si ringrazia mojab per la splendida immagine.

Il ticchettio sommesso della pioggia riverbera dentro me. Ho perso il conto dei giorni passati a guardarla dalla finestra, senza proferire parola. Ho dimenticato persino cosa significhi la fame e la sete. Io sto qui, a fissare l’acqua che cade costante dal cielo. Il primo giorno l’ho benedetta e ho gioito, invitandola a ripulire le strade della città. Sono uscita  e mi ci sono immersa. Mi sono fatta una risata divertita notando gli sguardi allibiti della gente che mi guardavano come se fossi folle. Probabilmente lo ero, e lo sono, ma non è importante. Il secondo giorno ho notato sin da subito come la temperatura del mondo si fosse abbassata di quel poco da risultare piacevole, soprattutto dopo un periodo di lungo calore e siccità. Ho pensato: continua a scendere e riempi i fiumi e le nostre riserve d’acqua che tanto ne hanno bisogno. I giorni seguenti ho continuato a guardarla dalla finestra, ipnotizzata dal suono e dall’odore che la pioggia porta sempre con se. Di tanto in tanto mi capita di camminare tra la gente, bagnata come un pulcino. Pur avendo l’ombrello non lo uso mai, mi sembra di far un torto a tanta ricchezza che scende dall’alto. E noto, con tristezza che invece molti la vivono come un fastidio, e corrono, e come si affrettano per evitarla.
Quel ticchettio ormai è diventato così simile al battito del cuore…

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