Potere alla fantasia

Ogni tanto capita che in tv facciano dei bei film che hai già visto. E, in mancanza di qualcosa di meglio da vedere, è un piacere quando succede. In realtà il film in questione è uno dei più belli e più poetici che mi sia capitato di vedere ultimamente.  Amélie Poulain cresce in provincia, siamo in Francia. Suo padre è un medico fin troppo originale: visita ogni mese la figlia, che si agita ogni volta, e crede che sia malata di cuore. La madre, uscita dalla chiesa, viene schiacciata da una suicida. Una volta diventata maggiorenne la ragazza va a Parigi dove fa la cameriera e osserva da vicino l’umanità varia della clientela fissa del locale. Il 31 agosto 1997 è il giorno decisivo della sua vita: vede in tv il servizio dulla morte di lady Diana, le cade di mano un tappo di bottiglia che finisce sotto una piastrella, dove Amélie trova una vecchia scatola. Una scatola nascosta da qualcuno quando era bambino, un tesoro prezioso e nascosto anche se si tratta solo di una foto e qualche vecchio giocattolo. Amèlie decide di ritrovare il proprietario della scatola per restituirgliela. Sa quanto possano essere preziosi i ricordi. In questo modo comincia l’apertura di Amèlie verso il mondo che la circonda, un evento che le cambierà per sempre la vita. Dicevo c’è della poesia in questo film. Poesia e surrealismo che si intrecciano nel descrivere uno dei personaggi più belli e più incantevoli di questo mondo. Una ragazza immersa nel mondo ma che è riuscita a conservare l’anima candida e lo stupore tipico della fanciullezza. E potrei parlare per ore di tutti i piccoli particolari che rendono questo film davvero unico. Ma vi rovinerei il piacere della visione. Se non l’avete ancora visto, beh, cosa aspettate? Non sapete cosa vi siete persi finora…

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