Piramida

A volte Dea Musica è capace di farmi dei regali inaspettati, come questo. Il nome del gruppo formatosi a Copenaghen grazie ai quattro membri originari Casper Clausen, Mads Brauer, Thomas Husmer e Rasmus Stolberg, viene dal danese “efterklang” che vuol dire “rimembranza”, “riverbero”. La formazione originale include anche Rune Mølgaard il quale, sebbene abbia assunto un ruolo marginale dal 2007, continua a collaborare con loro nella scrittura di alcuni brani. Ho conosciuto questo gruppo nel 2010 con Magic Chairs, un disco dalle tinte molto colorate, pieno di ritmo, un disco decisamente più allegro considerato lo standard dei miei ascolti soliti. Cosa mi ha catturato di quel disco? Forse la freschezza e la bellezza di quei ritmi che al mio orecchio suonavano come un vento fresco e piacevole in una giornata afosa. Piramida è totalmente diverso. La prima cosa che mi ha meravigliato di questo disco è che sembra che il gruppo abbia rallentato il ritmo, che abbia preferito un piglio più intimo, più raccolto, meno solare della precedente opera. La seconda è la qualità dei suoni di un livello sopraffino e il merito va sicuramente al viaggio che il gruppo ha fatto a Piramida, appunto, un ex insediamento russo situato in un’isola dell’arcipelago di Svalbard (tra la Norvegia e il Polo Nord) visitato dalla band lo scorso anno dove gli Efterklang hanno registrato buona parte del disco. Ne esce fuori un’esperienza da ascoltare con il cuore, con l’anima candida. Un viaggio in mezzo alla neve in cui si riscopre la bellezza e il candore da un tempo dimenticato. Un sogno, una visione a orecchie aperte, la dolcezza infinita questo e ancora altro è Piramida. E’ un disco straordinario che mi ha commosso come raramente mi capita in musica. Il mio unico rammarico è di averlo scoperto solo ora.

P.S. Ovviamente io sono un recensore della domenica e non sono riuscita a far capire di cosa di tratta quindi, per darvi una mano a farvi un’idea di cosa si sta parlando, vi do un paio di dritte: una recensione fatta come si deve: Efterklang Piramida da Lost Highways e un paio di brani che per me sono dei veri gioiellini: Sedna e The Living Layer. Ascoltateli, non ve ne pentirete.

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