No country for old man


Vi parlerò del libro, che sto leggendo in questi giorni, non del film. Non so neanche se lo vedrò. Perchè difficilmente un bel libro viene trasportato altrettanto bene sullo schermo. Forse magari cambierò idea.  Nel 1980, nel Texas meridionale, al confine con il Messico, il giovane Llewelyn Moss, un reduce dal Vietnam, si imbatte, mentre sta cacciando antilopi nella prateria, in un convoglio di jeep colme di cadaveri, di droga e di soldi. Prende i soldi e decide di tenerseli, ma diventa subito la preda di una spietata partita di caccia: inseguito dai trafficanti, da uno sceriffo vecchia maniera, nonché dal solitario Chigurh, un assassino psicopatico munito di una pistola da mattatoio.  Nel libro ci sono riflessioni sulla vita, sulla morte, sulla direzione che sta prendendo il mondo, sul proprio ruolo nel mondo, sulle scelte che facciamo nella vita, sulle conseguenze… insomma è un libro molto denso e scorre davvero molto bene. McCarthy sa come tenere viva l’attenzione del lettore, ci sa davvero fare.<br />
«Ogni momento della tua vita rappresenta una svolta e una scelta. A un certo punto hai compiuto una scelta. E tutto è andato di conseguenza. La contabilità è precisa. La forma è tracciata. Nessuna linea è cancellata. Non credevo assolutamente che potessi influenzare una moneta in tuo favore. Come avresti potuto? La strada di una persona nel mondo cambia raramente, e ancora più raramente all’improvviso.»

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

Una risposta a “No country for old man”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.