Io ti vedo


E alla fine anche la vostra padrona di casa è andata a vedere Avatar. Prima raccomandazione: vedetelo in 3d. Vale la pena di spenderci qualche euro in più. La profondità e la bellezza delle immagini che vedrete ne esce amplificata. Ed ecco la trama presa da MYmovies: « Jake Sully è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. Essendo l’atmosfera del pianeta tossica per gli umani sono stati creati degli esseri simili in tutto e per tutto ai nativi che possono essere ‘guidati’ dall’umano che si trova al sicuro dentro la base. Pandora però non è solo un luogo da studiare. È soprattutto un enorme giacimento di un minerale prezioso per la Terra su cui la catastrofe ecologica ha ridotto a zero le fonti di energia. Uomini d’affari avidi e militari si trovano così uniti nel tentativo di spoliazione del pianeta. C’è però un problema: gli indigeni Na’vi non hanno alcuna intenzione di farsi colonizzare. Il compito iniziale dell’avatar di Jake sarà quello di conoscerne usi e costumi e di farsi accettare all’interno delle loro comunità. Sarà così in grado di riferire se sia possibile sottometterli. Jake conosce così Neytiri, una guerriera Na’vi figlia del capo tribù. Da lei impara a divenire un guerriero molto diverso dal marine che è stato e se ne innamora ricambiato. Da quel momento la sua visione dell’impresa cambia.» La parola chiave di questo film è interconnessione. C’è una profonda interconnessione dei nativi di Pandora al pianeta stesso. E le immagini ci restituiscono questa interconnessione, alla fine crediamo anche noi di far parte di Pandora. Il film è così ricco di spunti di riflessione da non saper dove sbattere la testa per mettere ordine. Noi esseri umani abbiamo totalmente smarrito la connessione con Madre Natura e alla ricerca di un minerale che viene venduto per svariati, molti soldi, diventiamo invasori in un pianeta dove invece questa connessione è ancora viva e pulsante. E’ un film svolto con precisione in tutti i punti possibili. Cameron deve aver fatto ricerche approfondite sull’animismo. Vedendo certe immagini addirittura mi è venuto da scomodare il buon Hayao Miyazaki e il suo Princess Mononoke. C’è la stessa forza e la stessa poetica, lo stesso amore per Madre Terra. Il loro saluto è particolarmente significativo e rivelatore dello spirito dei Na’vi: Io ti vedo. Che non è un vedere con gli occhi ma nell’anima, nello spirito delle persone. La psicologia dei personaggi è ritratta che meglio non si può: la frustrazione di Jake che deve passare dall’essere sulla sedia a rotelle al poter camminare con le proprie gambe. C’è la forza della dottoressa Grace Augustine, una splendida Sigourney Weaver donna di carattere, scienziata fino al midollo…<br />In più di una scena mi sono commossa. Il volo, l”albero delle anime… E alla fine della visione avrei voluto scoppiare a piangere perchè mi vergognavo di essere umana. Ricapitolando. E’ un bel film? Visivamente direi proprio di si. Racconta una storia? Anche se non è per niente ariginale, anche se è abusata e presenta tutti gli stereotipi possibili: si,  è così. Lascia dei segni tangibili in chi lo vede, commuove nel profondo, fa riflettere, insomma mette in moto tutti quei meccanismi per cui ci sentiamo di dover andare a vedere un film al cinema? Decisamente si. Stra consigliato. Fate l’esperienza non ve ne pentirete.

5 Risposte a “Io ti vedo”

  1. Una bella recensione, la tua.Il film è suggestivo ed ha quello spunto molto forte contro le colonizzazioni selvagge.Complimenti, Kristel, Da LINDA a te.d.

  2. Dovrò aspettare il dvd…la solita storia dei sottotitoli, Krish…Ma quel saluto "Io ti vedo"… ha una forza, dentro… Un albero delle anime? potrei applicare questo termine ai miei "alberi indiani" di Praglia…mi piace.Sereno fine settimana.

  3. Sono d'accordo, il fil pur essendo strutturato attorno ad una storia trita e ritrita offre moltissimi spunti di riflessione e da vedere è proprio una gioia per gli occhi. Anche io l'ho consigliato vivamente, a cinefili e non.Ciao

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