Ci sono rare volte in cui mi incazzo con Davide. Ieri è stata una di quelle. Avevamo in programma di andare a vedere la Fiera Primavera capita però che sabato notte mi sveglio alle tre in preda ai dolori lancinanti dietro la schiena. Prendo la mia solita pastiglia di antidolorifico, mi punto dietro il termoforo nella speranza che la combinazione dei due faccia cessare il dolore. Altrimenti mi sarebbe toccato di nuovo andare in ospedale e alla domenica non è che sia il massimo della vità con la metà dei dottori presenti… Il dolore passa due ore dopo e mi sveglio l’indomani alle undici e mezza. Dovevo recuperare il sonno perduto. Chiamo Davide per dire che salta il programma e invece di capire, di essere comprensivo mi fa l’arrabbiato. Questa è la mail che gli ho scritto ieri pomeriggio furente: "Grazie per la comprensione che mi hai mostrato questo pomeriggio. Secondo te io mi diverto a svegliarmi nel cuore della notte in preda ai dolori per la schiena? Mi diverto ad alzarmi alle tre del mattino e a rimanere per due ore piegata in due, urlante per i dolori alla schiena, pregando Dea Madre Terra che quel supplizio finisca il più presto possibile? Ho rischiato di finire per la terza volta in ospedale: la cosa che mi ha convinto a lasciare perdere era che è domenica e non avrei trovato l’assistenza che trovo nei giorni feriali. Ma la mazzata peggiore l’ho ricevuta dalla persona che SPERAVO mi avrebbe mostrato un briciolo di comprensione: tu, il mio ragazzo. Ti sei incazzato perchè non siamo andati a quella maledetta fiera primavera di merda. Secondo te non mi avrebbe fatto piacere andarci? Invece mi sono ritrovata per l’ennesima volta bloccata a letto in preda ai dolori sentendo già come una piccola merdina per non poter svolgere una vita normale. E tu con il tuo comportamento infantile di oggi pomeriggio mi hai fatto sentire ancora peggio. Complimenti. Ora so come comportarmi quando tu ti troverai nella mia stessa situazione. Grazie mille." Quando ci vuole ci vuole. Don’t mess with me my fuse is short. Non provocatemi che ho la miccia corta. Esplodo in un microsecondo e sono più devastante di tremila bombe atomiche.

P.S. E’ finita. Le Olimpiadi invernali sono finite, purtroppo. Niente più occasioni di vedere gare di discipline diverse dal calcio. Per due settimane ci siamo illusi e abbiamo vissuto un mondo e un modo diverso di fare sport. Adesso ritorniamo alla normalità. Non fraintendetemi non sono la solita snob che dice di non amare il calcio: non mi piace il calcio com’è diventato adesso un affare pieno di soldi e sponsor e gente che si picchia per le dirette tv a pagamento. Non mi illudo che i prossimi Mondiali di calcio (il giugno prossimo)possano essere diversi…

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