Another Earth

Rhoda Williams, una studentessa recentemente accettata al MIT, è alla guida di ritorno da una festa quando alla radio viene annunciata la scoperta di un nuovo pianeta, visibile ad occhio nudo come un puntino blu vicino alla stella Polare. Anche Rhoda lo vede, e, affacciandosi dal finestrino per vedere meglio, si scontra con un’altra macchina, con al suo interno il compositore John Burroughs, la moglie incinta e il figlioletto. Il bilancio dell’incidente è tragico: l’unico sopravvissuto è Burroughs, il quale rimane in coma. Rhoda viene condannata a quattro anni di prigione.
Scontata la pena, Rhoda è carica dei sensi di colpa, e in evidente stato depressivo. Nonostante sia molto intelligente richiede un lavoro dove poter star distante dalle persone; diventa così la bidella di un liceo.
Recatasi nel luogo dell’incidente in uno dei suoi vagabondaggi, scopre che Burroughs si è risvegliato dal coma. Con l’intento di chiedergli scusa per l’enorme danno che ha causato, si reca a casa sua. Al momento di parlare con lui non riesce però a dirgli la verità e, per giustificare la visita, si spaccia per una ragazza delle pulizie, offrendosi di pulirgli la casa. Rhoda comincia così a recarsi ogni settimana a casa di John.
Il pianeta intanto si rivela un pianeta specchio della Terra; oltretutto, è apparentemente abitato dalle stesse persone. Diventato un caso mediatico, viene indetto da un’agenzia spaziale un concorso, in cui il vincitore può partecipare a un viaggio verso lo strano pianeta. Mentre il pianeta si avvicina alla Terra, Rhoda considera la possibilità di visitarlo per scoprire che tipo di vita sta vivendo il suo “specchio” nella Terra “alternativa”, e scrive il tema richiesto per partecipare al concorso. (trama presa da wikipedia)
Il film si tratta di un’opera prima del tutto indipendente uscita per la prima volta nel 2011 per il Sundance Film Festival. E in un certo senso si vedono tutti i limiti di un’opera indipendente. Immagino tutti quelli che sono andati a vederlo al cinema che si aspettavano di vedere un’opera di fantascienza stile Guerre Stellari o Star Trek e si sono trovati di fronte alla storia di una depressione. Il film in quanto storia non riesce del tutto a ingranare mandando al macero alcuni momenti belli e poetici che si possono trovare qua e là. Non si riesce a partecipare totalmente al dolore e al senso di colpa di Rhoda, nè ai momenti di catarsi. Neanche nella decisione più importante di tutto il film e della sua vita. Neanche quando tutto si muove per ritrovare una sorta di equilibrio. Alcune delle teorie sulla realtà alternativa sono lasciate al caso e trattate come se davvero non fossero importanti. Non funziona. E’ una storia bella, avrebbe un potenziale enorme per esplodere ma non lo fa. Ed è davvero un peccato. Una occasione sprecata.

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