Another day

Ore sei e mezzo del mattino… mao, mraow maaaaao. Birillo che reclama il suo pasto. Lo sbatto fuori dalla camera ma lui, non so come riesce ad aprirsi la porta. Un’ora dopo sento qualcosa di morbido posarsi sulla mia faccia. Apro gli occhi e vedo un bel musetto. Mreeeeow. Ho capito Birillo vuoi da mangiare. E mi metto a sporcare il piatto con un po’ di cibo non specializzato per ingannarlo. Lui crede che sia il cibo che gli piace ma in realtà sta mangiando quello che deve. Un bambino. Mi alzo, mi vesto vado a lavorare. Torno a casa. A momenti il piccoletto non mi fa entrare in casa. Nel buio lo riconosco per il fanalino bianco di coda. Mi miagola felice, cibo e poi va a schiacciare un pisolino nell’unico angolo illuminato di casa. Quando si sveglierà farà il diavolo a quattro. Corse impazzite per il corridoio di casa mia, lotte, inseguimenti, agguati e miagolii. Finchè non arriva mio fratello. Lui accoglie le sue coccole con le fusa. Adesso sta dormendo. So che poi quando sarà il mio turno di andare a dormire, verrà come al solito a reclamare il suo posto. Vediamo se siete buoni osservatori e notate quello che c’è da notare in questa foto.<br />
Concludere la giornata al suono di Cedars of Lebanon e un sorriso sulle labbra. Nonostante tutto, nonostante l’ascesso ancora in corso ma penso in via di guarigione. Dopo tanto stress emotivo il mio corpo doveva reagire in qualche modo. E’ tutto naturale…

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