In uno dei quattro libri che ho preso in biblioteca di recente, di cui vi parlerò se riuscirò a leggerlo ma ne dubito, c’è riportata questa splendida frase: "Una buona storia resta tale anche se viene narrata una seconda volta." Ed è proprio vero. Alzate una mano tutti voi che avete letto più di una volta un libro, una storia, semplicemente perchè vi erano piaciuti moltissimo. Non chiedo poi molto dai libri che leggo. Se si tratta di narrativa: una storia solida, bei personaggi descritti in modo vivido e quel particolare quid che tiene incollati i tuoi occhi alla pagina fino a che non scorgi la parola fine, ammesso che ci sia scritta. Per un saggio le cose diventano leggermente più complicate. L’autore deve saper esporre la propria teoria con argomentazioni efficaci e soprattutto con una chiarezza tale da risultare comprensibile anche ai non iniziati alla materia che sta trattando. Purtroppo si trovano sempre meno esemplari di questo tipo di autori. Quindi indico un piccolo sondaggio tra gli ospiti della mia casa: cos’è che desiderate maggiormente da un libro? Come deve essere fatto per voi un libro che rasenta la perfezione? Per favore stupitemi.
Rael: Devo viverlo. Devo vedere cosa vedono i protagonisti, devo avere la sensazione di movimento nelle azioni che compiono, devo sentirmi dire le cose che dicono, devo essere negli ambienti che sono descritti. Sennò non c’è storia e il libro non viene terminato.
Fabiaccio: Un libro come un disco o un concerto deve saperti coinvolgere con la storia, senza essere pesante. Poi dipende dal genere: può essere lineare ma senza annoiarti in puro stile "La fattoria degli animali" di Orwell, oppure ricco di colpi di scena come Desperation di Stephen King oppure come i romanzi di Lovecraft.
“scritto sul corpo”.
ma prima “Tokyo blues”. 😉 aruki murakami
altri non me ne vengono per ora.
Baci grandi
TheBride
Un libro (come un film, come una musica, come una piece teatrale o un concerto) deve sapermi “rapire”, estraniarmi dal quotidiano e non rilasciarmi finché non è concluso.
non conosco qull artista mandami qualcosa anke sulla mia mail [email protected]
x litha bhe ho la mia solita procedura devo preparare un sacchettino di erbe nel quale riversarea i problemi e lesofferenze che brucero durante il rituale.e dovrei rifare anke la candela di litha che orami èconsumatella anke xke è passato un anno…:P probabilmente la sciogliero e aggiungero della nuova cera..le erbe sono tutte li…te che farai?
un saluto da un amica strega..vieni atrovarmi nel mio blog
oh…facciamo conoscenza, mi piace proprio questo post.
non c’è niente di meglio che vivere un libro. se mi innamoro di almeno un personaggio, il gioco è fatto. ci sono libri che ho letto almeno venti volte.
alcuni invece, mi fanno compagnia. mi piace andare a rileggere sempre le stesse pagine, come fare una passeggiata in una strada conosciuta che ti riporta bei ricordi…
passo di qua per un saluto.
se sapessi usare i tag lascerei un bouquet di rose: peccherei di banalità, ma abbonderei in saccarosio.
Un libro come un disco o un concerto deve saperti coinvolgere con la storia, senza essere pesante.
Poi dipende dal genere: può essere lineare ma senza annoiarti in puro stile “La fattoria degli animali” di Orwell, oppure ricco di colpi di scena come Desperation di Stephen King oppure come i romanzi di Lovecraft.
Domandina da niente, eh? 😉
Ci penso con calma fra un galòp e l’altro.
Bacio!
;-)))))))))))))))))))) che sia lui a venir da me e mi accompagni nel mio cammino…poi ti racconterò cosa succede fra me e i libri…vado ad un corso di formazione … in rosa!!!…bleaaaaa
devo viverlo.
devo vedere cosa vedono i protagonisti, devo avere la sensazione di movimento nelle azioni che compiono, devo sentirmi dire le cose che dicono, devo essere negli ambienti che sono descritti.
sennò non c’è storia e il libro non viene terminato.