30 giorni di musica: Day 4 Sigur Ros

Ci sono brani capaci di scuoterti nel profondo. Brani capaci di descrivere la bellezza e la fragilità umana con una forza devastante. Ara batur dei Sigur Ros è questo ed è ancora altro. Avevo a mia disposizione una miriade di brani che mi commuovono per molteplici motivi ma ho scelto questo. Va al cuore di ognuno di noi, è la perfezione vista dall’essere umano. E non è perfetto, per definizione. E’ anche il brano che descrive più efficacemente come mi sento dentro quanto sono stanca. E non è una stanchezza del fisico, è più una stanchezza dell’anima, del cuore.

Testo originale:

Þú reyndir allt
Já, þúsundfalt
Upplifðir nóg

Komin með nóg
En það varst þú sem allt
Lést í hjarta mér
Og það varst þú sem andann aftur
Kveiktir inní mér
Eg fór, þú fórst
Þú rótar í
Tilfinningum
I hrærivél
Allt úti um allt
En það varst þú sem alltaf varst
Til staðar fyrir mann
Og það varst þú sem aldrei dæmdir
Sannur vinur manns
Eg fór, þú fórst
Þú siglir á fljótum
Yfir á gömlum ára
Sem skítlekur
Þú syndir að landi
Ýtir frá öldugangi
Ekkert vinnur á
Þú flýtur á sjónum
Sefur á yfirborði
Ljós í þokunni

Traduzione in inglese:

You tried everything
Yes, a thousand times
Experienced enough
Been through enough
But it was you who let everything
Into my heart
and it was you who once again
Awoke my spirit
I parted, you parted
You stir up
Emotions
In a blender
Everything in disarray
But it was you who was always
There for me
and it was you who never judged
My true friend
I parted, you parted
You sail on rivers
With an old oar
Leaking badly
You swim to shore
Pushed the waves away
But to no avail
You float on the sea
Sleep on the surface
Light through the fog

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