Era dai tempi di “Coffee & Tv” dei Blur che non rimanevo incollata a fissare lo schermo piacevolmente stupita dal video musicale che stavo vedendo. E’ capitato in questi giorni con la “JCB Song” dei Nizlopi, un duo formato da Luke Concannon (chitarra e voce) e John Parker (contrabbasso, human beatbox e voce). Diretto da tale Ali Smith, il simpatico short animato che accompagna il brano nelle sue scorribande, che sta passando in questi giorni su ReteA All music(prima che MTV si accorga di questo gioiello ci vorranno dei secoli!), si affida a un tratto elementare che ricorda volutamente i disegni stilizzati dei bambini, impressi su un quaderno a righe. Nel cartoon un padre e un bambino si trovano a bordo di una ruspa, in movimento lungo una strada; l’uomo – in realtà nel disegno appare come un voluminoso salsicciotto!!! – ha in testa un casco da operaio edile e osserva assorto la strada, mentre il bambino – disegnato come una specie di palloncino – guarda estasiato dal finestrino, come se davanti ai suoi occhi si componesse un paesaggio di fiaba. È il piccolo che canta il brano, ma è ciò che succede fuori dall’abitacolo a destare interesse: di volta in volta, automobilisti impazienti o improbabili creature fantastiche obbligano la ruspa a cedere il passo, al fine di lasciar transitare gli impazienti inseguitori. Ma quando ormai sembra chiaro che la placida monotonia del “chi va piano va sano e va lontano” dell’infausto mezzo di locomozione (che, ricordiamo, malgrado venga qui dipinto come una simpatica giostra che si muove senza incidere troppo sull’ambiente circostante, è uno dei veicoli di terra più inquinanti che siano mai stati inventati) non debba essere destabilizzata da alcun agente esterno, ecco che, in concomitanza con la brusca accelerazione del brano, anche il veicolo mette il turbo e si lancia nella startosfera, oltrepassando il livello delle nuvole e scoprendo un mondo fantastico che sembra quasi un Miyazaki all’età di sei anni. Alla fine del brano il disegnatore ci ricorda che pur nella sua semplicità questo gioiello ha richiesto duro lavoro. La frase finale è emblematica: “Non devo più fare video animati perch’è c’è tanto da lavorare”. L’ho visto stamattina per intero: che bel modo di iniziare la mattinata. Grazie mille.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

3 Risposte a “”

  1. Io sono rimasta ipnotizzata da un video che danno di notte, con dei cani che saltano al rallentatore. La canzone però non l’ho ancora sentita….
    Come va? Qui un po’ meglio… 😛

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