Come vi avevo promesso vi mostro quello che potrebbe essere il mio primo tatuaggio. Si tratta di quei simboli che vedete sopra la locandina di Constantine. Due indizi: hanno a che fare con me e con il gruppo A perfect circle. Dove me lo voglio fare? Dietro la spalla sinistra. Ora devo solo trovare qualcuno di bravo. Ieri sera mi sono finita Constantine. E’ un buon film se non hai niente di meglio da fare e da vedere. Insomma è godibile ma niente di più di questo. Chi è John Constantine, protagonista di questo film? Non è un santo, ma un esperto di demonologia e magia nera, dotato della capacità di individuare, nascosti tra gli umani, angeli e demoni, e che, proprio per sfuggire a queste tormentanti visioni, si è tolto la vita. Siamo in un mondo in cui l’esistenza si svolge grazie al perenne equilibrio stabilito tra le forze del bene e quelle del male, e nel quale sia Dio che il diavolo non hanno contatti diretti con la razza umana, ma possono esercitare la loro influenza tramite degli intermediari, definiti meticci, capaci di confondersi tra i comuni mortali, ma non appartenenti né agli angeli né ai demoni. Qui John Constantine, che, dopo aver tentato il suicidio, da giovane, conobbe l’inferno prima di essere riportato in vita, fa ricorso alle sacre reliquie per combattere i meticci, nella speranza di potersi conquistare, una volta terminato il suo tempo sulla Terra, il paradiso. Sempre affiancato dal fedele autista Chaz, Constantine viene chiamato da padre Hennessy, suo vecchio amico, e si ritrova ad esorcizzare una ragazzina posseduta, però capisce che il demone non sta lottando per impadronirsi del corpo, ma per entrare nel mondo degli umani; è quindi evidente che l’antico equilibrio sta subendo una violazione. Mentre l’angelica Gabriel, sorvegliante delle porte del Cielo sulla Terra, lo ammonisce ripetutamente che non può comprarsi il paradiso, e l’emissario di Satana, Balthazar, gli ricorda che ha i giorni contati a causa di un cancro al polmone allo stadio terminale, l’esorcista rinnegato intuisce che qualcosa di spaventoso sta per accadere nel momento in cui vede un’entità diabolica seguire Angela Dodson, detective che lo ha avvicinato nella speranza di poter far luce sul misterioso suicidio di sua sorella gemella Isabel. L’unica cosa che ha fatto aumentare la velocità della ruota dei criceti che ho in testa è la costante domanda: perchè io? Cioè perchè proprio a me è stata data la capacità di percepire oltre il normale percepito? Ci sono molti modi di reagire, Costantine ha cercato di scappare con il suicidio, Angela rifiutando il suo dono. A volte mi viene da pensare che non ci sia un vero motivo e che non possiamo fare altro che accettare e cercare di non farci travolgere. Più facile a dirsi che a farsi…

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

3 Risposte a “”

  1. tesoro l’unica cosa che mi viene da dire è ” che du palle di film!”

    Poi come ci si rapporta con i doni che si ricevono beh, quelli sono problemi personali. Credo che la parabola dei talenti sia la miglior cosa.

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